C'è qualcosa del tempo
che mi ha sempre terrorizzato
l'idea di non sapere
cosa sta accadendo al di fuori di me
e come ciò renda sfalsata la realtà
la percezione dei suoi cambiamenti
lasciando che si ricada sempre
nelle medesime trappole della mente
è una tirannia infinita
un giogo che stringe forte la gola
e a cui non ci si può sottrarre
che conduce presto a una specie di pazzia
e che lascia lucidi quanto basta
nel sapersi insofferenti in questa condizione
io ho deciso di raccogliere tutto me stesso nella mano
e di lanciarmi oltre a questo ostacolo
ogni mio ricordo è come sangue che mi pulsa dentro
perchè non ho più energie per il ritorno
perchè a questo punto per sopravvivere
devo consumarlo come un sacrificio
per essere più vicino alla morte suprema
quella che posso sentire
mentre sto ancora respirando...
risplendi nell'immensità del cielo come sai fare
e nega ogni tuo dolore a chi non lo sa comprendere
dimentica tutto il resto se vuoi ma ricorda chi sei stata
quando il tempo si è fermato
quando lo abbiamo fermato
perchè da soli ci si può illudere che passi in fretta
mentre in due la sua tirannia è una maledizione
che si interrompe finalmente
ma tu...lo stai già facendo questo....
e sono felice per il bene che ne avrai
e dentro di me in quell'angolo remoto
illuminato solo da poche candele disciolte
ci sono lacrime che brillano sospese
che non sanno più se cadere
o tornare dal loro cielo grigio
e anche se rimango solo
so che il tempo lì è immobile
ed ogni ricordo è un minuto
che segna il quadrante di un orologio adesso perfetto...
senza più le sue dannate lancette.
domenica 19 luglio 2009
Clockwork Apostasy
Pubblicato da N e O n alle 03:52
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