La paura è l' altare
su cui poggierà sempre
il tuo cristallo più bello
grida
e lasciati attraversare
dal suono che nasce
dai tuoi polmoni
sporchi di paure
troppo profonde
sonda i confini della tua fragilità
questo brivido che si propaga nell'aria
non farlo soffocare mai troppo a lungo
e la notte le lacrime non cadranno mai
in quel baratro divenuto lago
saranno sempre mie
nel tuo sguardo leggo l'abbandono più sublime
scorgo l'essenziale bisogno di chiunque
instancabili illusioni mi accompagnano
vivisezionando ogni attimo
mentre il tempo vincitore col suo sadico ghigno
mi pone davanti a una nuova sfida
e io sono sereno
una volta tanto
una serenità da automa forse
ma non so perchè
non mi faccio domande
reagisco agli impulsi della vita
puro sistema nervoso e bypass cerebrale
ma mi illudo, banalmente
la verità è che sono davvero morto dentro
e niente più mi spaventa tanto
o mi getta addosso quell' ansia feroce
lascio oscillare il cuore tra il patologico e il platonico
ma vabene, è ok
non ho più niente da perdere
forse sì, ma nulla di essenziale...nulla più.
mercoledì 8 luglio 2009
Nulla Più
Pubblicato da N e O n alle 09:53
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
0 commenti:
Posta un commento